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9 set 2025
IA e istruzione
Impatto, pro e contro

Seppure sembri un’introduzione recente, l’intelligenza artificiale è tutt’altro che una novità per il mondo dell’istruzione. Ma è negli ultimi anni che l’IA ha iniziato a trasformare radicalmente i metodi di insegnamento e apprendimento.
Un po’ di storia dell’IA nell’istruzione
A partire dagli anni ’70 del secolo scorso, sono stati introdotti i primi “rudimentali” sistemi di IA nell’istruzione. Con l’espansione dell’uso dei computer nelle scuole e la nascita di piattaforme digitali e di e-learning, hanno via via cominciato a prendere piedi i concetti di apprendimento personalizzato e istruzione incentrata sullo studente. Solo dal 2010, con la diffusione dei big data e del machine learning, e anche grazie all’accesso globale a Internet, l’IA ha assunto un ruolo centrale nel percorso formativo. Nel 2020, esplode l’IA Generativa, basata su modelli capaci di comprendere, generare e spiegare testi complessi, che ha segnato una svolta nell’evoluzione della didattica.

IA e istruzione oggi
L’intelligenza artificiale sta cambiando profondamente le modalità di approccio alla conoscenza, sia in ambito didattico che in ogni altro aspetto della società. Se, da una parte, il ricorso a strumenti di IA è considerato lesivo della privacy e condizionante per l’apprendimento autentico, dall’altra offre nuove opportunità di apprendimento personalizzato per gli alunni, consentendo un accesso facilitato all’istruzione per gli studenti con disabilità, e l’automazione di compiti amministrativi e didattici ripetitivi per insegnanti e personale scolastico.
Intelligenza artificiale e apprendimento personalizzato
Con “apprendimento personalizzato” si intende un approccio didattico in cui contenuti e modalità di insegnamento sono adattati alle esigenze individuali del singolo. L’intelligenza artificiale, attraverso l’analisi dei dati relativi a tempi di risposta, interazioni, errori e preferenze, è in grado di comprendere stile cognitivo, punti di forza e di debolezza, motivazione e soglia di attenzione dello studente, per tarare i contenuti, personalizzare l’insegnamento e customizzare il percorso di apprendimento.

L’utilizzo dell’IA della didattica ha il vantaggio di rendere l’istruzione più equa, efficace e inclusiva. Allo stesso tempo, però, i bias algoritmici a cui è soggetta l’intelligenza artificiale possono portare a una personalizzazione distorta dell’esperienza di apprendimento. Inoltre, un’eccessiva automazione rischia di surclassare la guida umana e di ostacolare lo sviluppo dell’empatia. In più, affinché tutti possano beneficiare dei nuovi strumenti, è indispensabile che le istituzioni promuovano l’accesso equo alle tecnologie educative, colmando il divario digitale tra gli studenti.
Intelligenza artificiale e gestione dei compiti
L’introduzione dell’automazione di molti processi amministrativi e didattici ripetitivi permette di sfruttare risorse e tempo in attività a maggiore valore umano, ridimensionando il rischio di spersonalizzazione dell’esperienza didattica di cui accennato sopra. La creazione automatica di verifiche, compiti e materiali educativi permette di risparmiare tempo e di ridurre il carico di lavoro per l’insegnante; la correzione e l’analisi dei risultati di apprendimento permette di formulare piani di studio personalizzati, migliorando l’esperienza scolastica per lo studente. Dal punto di vista amministrativo, invece, l’utilizzo di gestionali per le presenze e i giudizi semplifica la stesura dei report.

Lo snellimento delle attività a carico del docente gli permette di investire nelle relazioni umane, di studiare e realizzare attività che prevedano un coinvolgimento attivo della classe, di stimolare il pensiero critico, l’empatia e la collaborazione. Lo scopo dell’intelligenza artificiale non è sostituire la guida umana a favore della tecnologia, ma mettere al centro la persona e le sue esigenze.
L’IA entra nella scuola italiana
Proprio nel corso del mese di agosto dell’anno corrente, il Ministero dell’Istruzione ha definito, tramite decreto, le modalità e i tempi per l’integrazione dell’IA nella didattica, con un’attenzione particolare alla data security e al rispetto delle normative europee e nazionali in materia di tutela dei dati personali. A partire dal nuovo anno scolastico, una parte della piattaforma Unica sarà interamente dedicata all’IA. La sperimentazione, di durata biennale, sarà messa in pratica in 15 istituti italiani.